Amore e Psiche. Fra pennello e scalpello
Tema chiave: ARTE E MITO
Lo spettacolo è stato ideato nel 2013 da Segni d’infanzia in occasione dell’esposizione a Palazzo Marino Milano di due opere ispirate alla famosa favola di Apuleio provenienti dal museo Louvre: una scultura, «Amore e Psiche stanti» di Canova e un dipinto, «Psyché et l’Amour» di Gérard.
Nell’intento di spiegare il difficile lavoro dell’artista che, in un’immagine o una posa, deve immortalare un’idea o una storia, si narra l’affascinante mito di Amore e Psiche utilizzando varie opere pittoriche e scultoree che nel tempo ne hanno raffigurato diversi momenti, stimolando la curiosità sul mondo dell’arte grazie all’interazione con altre 22 opere famose di pittori e scultori.
L’attrice racconta utilizzando un particolare teatrino di legno dipinto sul quale muove, fissa, smonta e fa roteare i protagonisti del mito immortalati in riproduzioni di famose opere d’arte.
La storia di Amore e Psiche viene sviluppata come una favola moderna in cui i personaggi, un po’ raccontati e un po’ interpretati, prendono vita nel teatrino così come le figure dipinte o scolpite prendono la loro posizione nella scena a seconda della composizione scelta dall’artista che li immortala.
I personaggi vengono presentati in differenti versioni e con ironia mostrando come tra epoche diverse cambiasse il modo di raffigurarli e come mantenessero intatti alcuni elementi diventati distintivi per ciascuno.
Produzione: Associazione Segni d’infanzia, con il sostegno di Mac – Relais culturel de Biscwiller
Testo, scene e regia: Cristina Cazzola e Lucio Diana
In scena: Cristina Cazzola o Sara Zoia
Durata: 60 minuti
Adatto a partire dai 6 anni